In 17 anni di Berlusconi e di berlusconismo, abbiamo visto infrangere più o meno ogni barriera ed ogni limite. Ma uno finora era rimasto nella forma, anche se non nella sostanza: le 24 ore di silenzio prima del voto e fino alla fine delle votazioni stesse. Certo, Berlusconi l'aveva infranto spesso: con i comizi nel seggio elettorale quando andava a votare; oppure dando ordine a tutti coloro che conducono trasmissioni sulle sue TV (da Ambra Angiolieri ad Iva Zanicchi, per fare qualche nome tra coloro che ho visto io) di fargli propaganda elettorale, o cose del genere. Ma diciamo che erano "propagande" abbastanza surrettizie o limitate.
Invece quest'anno, sfruttando una serie di circostanze, pare voglia intasare i TG del sabato, della domenica e del lunedì con la propria propaganda. Innanzitutto oggi pomeriggio, quando ci sarà la festa per lo scudetto del Milan, e sarà una forte spinta elettorale per se stesso. E di certo il premier non starà zitto davanti ai giornalisti. Ma anche se stesse zitto, lo stesso fatto di andare in giro per la città festeggiando con i giocatori del Milan costituisce campagna elettorale illecita, dato che il premier è capolista del Pdl nel capoluogo lombardo.
Poi ci sarà domenica, quando andrà al seggio e quasi sicuramente farà il suo solito comizio, senza che il Presidente del seggio, come sarebbe suo dovere, chiami i carabinieri o i poliziotti di guardia per far allontanare il trasgressore. E anche questo verrà riportato, con la scusa che si tratta di cronaca.
E naturalmente lunedì, quando ci sarà l'udienza del processo Mills. Berlusconi ha annunciato che sarà là ed ovviamente farà un comizio davanti alla clacque che normalmente il premier si porta ogni volta che c'è una udienza, anche se le urne saranno ancora aperte fino alle 15.
Non basta? Ed allora ecco un retroscena, citato da Repubblica.it. Poichè si sa che la Lega Nord è parecchio tempo che vuole lo spostamento materiale di molti ministeri al nord, per affermare anche visivamente il proprio controllo sullo Stato Italiano, ecco l'idea: un annuncio - da fare ovviamente domani - dello spostamento di un ministero o due a Milano ed uno a Napoli. In modo da aiutare i candidati del Pdl in entrambe le città. Ed anche qua ci sarebbe la scusa giusta per costringere i giornali a parlarne e per insultare chi non lo farà.
Naturalmente questo richiederebbe le conseguenti sanzioni, come prevede la legge. Ma ci sono sempre meno persone disposte a mettersi contro il Cavaliere: la sua macchina del fango è pronta a distruggere chiunque ci provi. E quindi è facile che anche in questo caso le autorità preposte ad intervenire chiuderanno tutte e due gli occhi, ed anche le orecchie, la bocca e tutto il resto.
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