Due giorni fa il ministro Gelmini ha stralciato dalla legge la regolarizzazione di una enormità di docenti già abilitati e "dimenticati" dal 2008. Altrettanti sono rimasti a metà strada e occorreranno nuove regoledi SALVO INTRAVAIA
Il governo rispedisce all'inferno i 20 mila insegnanti "dimenticati" dal 2008. Per loro sembrava fatta: gli abilitati e abilitandi all'insegnamento tra il 2008 e il 2010 erano stati inseriti con un emendamento nella legge di conversione del decreto Sviluppo. Ma, tra sabato e domenica scorsi, con un colpo di mano, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha deciso di estrometterli nuovamente. Il provvedimento, approvato in commissione, è stato stralciato dal maxiemendamento ed è divenuto definitivo con il voto di fiducia di oggi. E sull'esecutivo piovono le critiche di sindacati e forze dell'opposizione.Per Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, "il governo svilisce il Parlamento e lascia a casa 20 mila docenti abilitati a numero chiuso presso le università, le accademie, i conservatori italiani". "Il governo - rilancia la Flc Cgil - cancella la norma, approvata in commissione che prevedeva l'inserimento in graduatoria dei docenti già abilitati. Si tratta di un decisione insensata e ingiusta che penalizza definitivamente 20 mila precari".
"Contro questo decreto - continua la Cgil - e più in generale contro la politica del governo sull'istruzione, l'università e la ricerca, la Flc Cgil continua la mobilitazione e partecipa al sit-in di protesta dei precari della conoscenza a Montecitorio, in occasione del voto di fiducia alla Camera, nei giorni 21 e 22 giugno". A spiegare la questione ci pensa una recente interrogazione parlamentare presentata dall'Italia dei valori che richiama il decreto ministeriale sull'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il triennio 2011/2014.
Continua ...
http://www.repubblica.it/scuola/2011/06/21/news/ventimila_precari_a_casa-18034081/
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