Uno studio di "Science" ha calcolato per la prima volta l'esatto ammontare dell'assorbimento dei gas serra. Risultati oltre ogni ottimistica previsione. Ma resta necessario ridurre l'emissione di combustibili fossili. 500 milioni di anni fa i microrganismi marini aiutarono a rendere respirabile l'aria
di ELENA DUSIQuel che l'uomo sporca con una mano, la natura si sforza di ripulire con due. Un colpo di spugna sulla terraferma lo danno alberi e foreste, l'altro nel mare arriva dalle microalghe che formano il plancton. La vegetazione di terra e di mare mette insieme le sue forze per togliere dalla circolazione l'anidride carbonica prodotta dai combustibili fossili. La loro unione permette al pianeta di sbarazzarsi di poco più della metà delle emissioni: 4,6 miliardi di tonnellate di carbonio su 8,7 prodotte ogni anno. Il resto finisce in quel ripostiglio che è l'atmosfera, da dove alimenta l'effetto serra spingendo sempre più in alto il termostato del pianeta.La prima stima finalmente precisa del bilancio del carbonio sulla terra arriva oggi dal Forest Service americano, che l'ha pubblicata su Science, mettendo in colonna l'anidride carbonica prodotta dai combustibili fossili e quella assorbita dalle foreste, calcolata secondo la loro età e la collocazione geografica. La CO2 catturata dagli alberi è risultata (al di là delle più ottimistiche previsioni) di poco superiore a quella "inghiottita" dal plancton degli oceani. La terraferma infatti ripulisce ogni anno il pianeta da 2,4 miliardi di tonnellate di carbonio contro le 2,2 delle alghe marine. E a dare il massimo del contributo sono le giovani foreste tropicali, frutto del graduale rimboschimento dell'ultimo decennio che è seguito alla fase precedente di disboscamento selvaggio. La vegetazione tra il tropico del Cancro e quello del Capricorno da sola assorbe il 55% del carbonio catturato dalle foreste. "E se smettessimo oggi di tagliare alberi - commenta Josep Canadell, uno degli autori dello studio - grazie al contributo della vegetazione potremmo arrivare a ripulire la metà delle emissioni di combustibili fossili".
Se spegnere le motoseghe è la strada ideale per rendere più efficace la spugna della terraferma, per aumentare l'efficienza del plancton in mare non ci sono ancora soluzioni d'oro. Le alghe che nuotano sulla superficie degli oceani, esattamente come le piante sulla terra, assorbono anidride carbonica durante il processo di fotosintesi. Quando poi gli alberi o i microrganismi marini muoiono, il carbonio che contengono finisce nel suolo o sui fondali oceanici: comunque al di fuori di quell'atmosfera ormai sovraccarica di inquinamento.
Continua ...
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/r2/2011/07/18/news/plancton_e_foreste_divorano_co2_la_strana_coppia_che_salver_il_mondo-19260975/
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