Prevista anche l'abolizione della circoscrizione Estero. Deputati e senatori verranno pagati in base alla presenza. Cala l'età per essere eletti. Abrogato il potere di nomina dei senatori a vita da parte del Capo dello Stato. Domani mattina il testo approderà nella seduta del preconsiglio dei ministri e potrebbe essere approvato dall'esecutivo in prima lettura già questa settimana
ROMA - Un taglio secco ai deputati (da 630 a 250) e ai senatori (da 315 a 250). E' questo uno dei punti principali dello schema di disegno di legge costituzionale, a firma del ministro Roberto Calderoli, sulla riforma costituzionale. Che prevede la riduzione del numero dei parlamentari, l'istituzione del Senato federale, l'abolizione della circoscrizione Estero. Inoltre i presidente del Consiglio diventerà "primo ministro". Il testo domani mattina approderà nella seduta del preconsiglio dei ministri e potrebbe essere approvato dall'esecutivo in prima lettura già questa settimana. Da segnalare il ritorno di alcune modifiche già bocciate nel 2006 1.Senato federale. Il Senato diventa "Senato federale della Repubblica". Lo prevede l'articolo 2. Sarà composto da 250 senatori (attualmente sono 315). E verrà "eletto a suffragio universale e diretto su base regionale". Ai suoi lavori, prevede la proposta di legge del governo, potranno partecipare "senza diritto di voto, altri rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali".
Viene "soppressa" la circoscrizione Estero. "All'articolo 48 della Costituzione, il terzo comma è abrogato", si legge nel testo, con riferimento alla norma costituzionale che attualmente prevede l'esercizio del diritto di voto per l'elezione dei parlamentari, da parte dei cittadini residenti all'estero. Inoltre l'indennità che i deputati e i senatori federali riceveranno sarà "corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori". La misura è contenuta nella bozza di ddl di riforma costituzionale che domani sarà esaminata in preconsiglio dei ministri e che in settimana potrebbe essere approvato in prima lettura dall'esecutivo.
Cancellati i 5 senatori a vita. Altra novità riguarda gli ex presidenti della Repubblica. "E' deputato di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica" si legge nella bozza. Il testo sostituisce integralmente l'articolo 59 della Costituzione e, vista la nascita del Senato federale, trasforma gli ex capi di Stato da senatori a 'deputati' a vita. Ma, eliminando il secondo comma dell'articolo 59, cancella anche la figura dei cinque senatori a vita che ad oggi il presidente della Repubblica può scegliere tra coloro che abbiano "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario".
Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/18/news/riforma_bozza-19285836/
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