Per calmierare la rivolta che monta il Presidente anticipa il rientro dalle ferie dei parlamentari. Ma i tagli ai vitalizi?
Ieri e oggi, cambia la data, ma il luogo no: seggiola più alta di Montecitorio, parla Gianfranco Fini, presidente dell’assemblea dei Deputati italiani. E parla per calmare quella che, se non controllata, potrebbe essere una pericolosa miccia innescata e pronta a scoppiare: quella dei costi della politica. Stamattina il Fatto Quotidiano ha d’altronde aperto, piuttosto deciso, notando una stranezza: quest’anno, e fino a questo pomeriggio, i deputati avrebbero ripreso i loro lavori quest’autunno solo a metà settembre. Questo per dare modo a chi voleva di partecipare al viaggio in Palestina organizzato dai parlamentari cattolici di Maurizio Lupi.
LA CASTA VA IN VACANZA – Così il Fatto, nell’articolo interno. “Tra festini e superferie, se ne fregano della crisi”: ovviamente, sono i deputati, la casta che tutto in Italia mangia a spese dei poveracci.
Alle otto e mezzo della sera, il presidente della Camera Gianfranco Fini è costretto a fermare gli onorevoli già in fuga. Per concludere l’esame del bilancio manca ancora un voto, ma i deputati hanno fretta di scappare a casa. Valigie da preparare, che oggi è l’ultimo giorno di lavoro, ci si rivede a metà settembre. Non all’inizio, a metà. VISTA la situazione, il Pd aveva proposto, almeno per quest’an - no, di tornare sui banchi ai primi del mese, lunedì 5. Invece no, l’annuncio di una settimana in più di vacanza (si torna in aula il 12) arriva nel bel mezzo della votazione sui tagli (irrisori) al bilancio della Camera.
Continua ...
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