lunedì 8 agosto 2011

"Gay e trans, vita in strada più rischiosa dopo il caso Marrazzo"


Indagine Arcigay: a Roma "politica di allontanamento" negli ultimi anni, meno interventi di sostegno

Roma, 8 ago. (TMNews) - La vita di gay e trans, che si prostituiscono per le strada a Roma, è diventata molto più difficile dopo il caso Marrazzo, lo scandalo che portò alle dimissioni del governatore del Lazio. E' quanto emerge da una ricerca dell'Arcigay, di cui è stata presentata una prima anticipazione oggi a Bologna, in attesa della divulgazione completa dell'indagine prevista il prossimo 10 settembre.

"C'è un fenomeno di prostituzione sempre più sommerso - ha spiegato Rebecca Zini, ricercatrice e responsabile nazionale salute di Arcigay - ed è quindi aumentata anche la percezione dei rischi". A Roma, ha aggiunto Zini, la realtà della prostituzione maschile è resa ancora più difficile perché si è avuta negli ultimi anni una "politica di allontanamento" delle unità di strada che effettuano interventi a sostegno di queste persone.

L'indagine presentata a Bologna si chiama "Approdi Negati - Interventi di riduzione dell'alta marginalità delle persone lesbiche, gay, bisex e transgender (Lgbt)". Il progetto ha coinvolto persone senza dimora, "sex workers" e strutture del pubblico e privato sociale di 5 città campione: Milano, Bologna, Roma, Napoli, Cosenza.

L'indagine di tipo qualitativo si è svolta prevalentemente attraverso la raccolta e analisi di interviste riguardanti le storie di vita, nel caso delle persone senza dimora e/o prostitute, o, nel caso delle strutture, le tipologie e modalità diintervento, nonché la percezione delle problematiche relative a orientamento sessuale e identità di genere.

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