Roma, 19 set. (Adnkronos/Ign) - "Spero che non facciano un atto di così grave irresponsabilità e così marcatamente destabilizzante, ma se accadesse tutto il Parlamento dovrebbe rispondere. Noi glielo rimandiamo indietro". Così il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchito, commenta l'ipotesi di una richiesta di accompagnamento coatto nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Non vengono a prenderlo i Carabinieri, non siamo ancora -insiste l'esponente del centrodestra- ai tempi di Pinochet".Ad augurarsi che Berlusconi non si sottragga dalla convocazione trasmessa dai magistrati di Napoli che indagano sul caso Tarantini e che intendono ascoltarlo come parte lesa dalle attività del faccendiere barese, è il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione "Mi auguro -ha detto all'Adnkronos, commentando tra le altre le parole di Cicchitto- che non si arrivi a tanto e che il presidente del consiglio dia il buon esempio e prenda la decisione più ragionevole che è quella di presentari di fronte ai magistrati come farebbero tanti normali cittadini". Critiche a Cicchitto sono invece arrivate dal senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia, per il quale "il parlamento è ormai ridotto a succursale di un ufficio legale del premier".A stretto giro anche il commento del Pd. ''I magistrati -ha detto la deputata Pina Picierno - devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con serenità e queste continue ingerenze della maggioranza sul loro operato non aiutato affatto. Cicchitto invece di trasformare il gruppo del Pdl e tutto il Parlamento in un'appendice del collegio difensivo di Berlusconi dovrebbe pretendere comportamenti istituzionali decorosi e massima trasparenza. Il presidente del Consiglio dovrebbe smetterla di mettere in campo cavilli da azzeccagarbugli e dovrebbe presentarsi al più presto davanti ai giudici che chiedono di sentirlo come testimone''.
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