Non solo dopo il terremoto del 2009 “nulla è partito della ricostruzione materiale ed economico-sociale” de L’Aquila. Tanto che “tutto si è fermato a marzo del 2010”. Ma sugli acquilani sta per abbattersi anche la mannaia fiscale: da novembre si dovranno pagare le tasse arretrate. Lo spiega il sindaco Massimo Cialente a margine del Saie, il salone dell’edilizia in corso a Bologna.
“Ce le hanno sospese per 14 mesi - dice- adesso ce le vogliono far restituire in 120 rate”. Un esborso, continua, che un territorio la cui economia è ginocchio da due anni non si può permettere: “Per il 2011 - dice- si tratta di 100 milioni di euro a carico del comprensorio aquilano”.
Cialente si è espresso anche contro l’ipotesi di condono edilizio: “E’ impensabile, perché siamo senza una lira”.
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