domenica 23 ottobre 2011

Merkel: «Soluzione entro mercoledì» Ritirato il salvastati per il no di Berlino

Ecofin: «Approvata la ricapitalizzazione delle banche»

Jean Claude Juncker (a sinistra) e il ministro delle Finanze polacco  Jan Vincent Rostowski (Epa)
Jean Claude Juncker (a sinistra) e il ministro delle Finanze polacco Jan Vincent Rostowski (Epa)
MILANO - Si giocano sull'asse franco-tedesco i destini della crisi che affligge i mercati europei e minaccia di mettere in ginocchio interi Stati (a cominciare da quello italiano). Una partita a scacchi, quella in corso tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, ai margini di una girandola di incontri decisivi. Hanno cominciato i ministri delle finanze della Ue (il cosidetto Ecofin), seguito subito dopo dalla riunione dell'Eurogruppo. Domenica, invece, sarà la volta dei leader Ue per un summit che però potrebbe non bastare. La giornata decisiva sembra essere quella di mercoledì prossimo.

SI' ALLA RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE - Il primo risultato concreto viene dall'Ecofin. I ministri delle Finanze Ue hanno infatti raggiunto un accordo di massima sulla ricapitalizzazione nelle banche. Secondo indiscrezioni, l'intesa avrebbe come base l'aumento al 9% del coefficiente patrimoniale degli istituti di credito. Sull'ammontare complessivo delle ricapitalizzazioni da effettuare, le cifre che circolano indicano una cifra tra i 107 e i 108 miliardi rispetto agli 80-100 indicati dall'Eba. Per conoscere i numeri dell'intesa occorrerà però aspettare quanto meno il vertice di domenica.

LA MERKEL: PROTEGGERE L'EURO - Per Angela Merkel nulla è ancora deciso, ma siamo sulla buona strada: «Troveremo i mezzi per proteggere la zona euro», ma saranno «negoziati difficili» ed è «importante» che Francia e Germania siano attive nel preparare le trattative. La cancelliera tedesca ha parlato con i giornalisti al suo arrivo alla cena dei leader Ue iscritti al Ppe. La cancelliera ha anche sottolineato lo spirito di collaborazione che ispira i colloqui tra i leader di Parigi e Berlino. Quando poi le hanno chiesto della situazione greca, a forte rischio default, ha aggiunto: «Ora più paesi hanno una visione più realistica di ciò che può essere fatto».

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http://www.corriere.it/economia/11_ottobre_22/eurozona-vertici_f80050c4-fc8b-11e0-92e3-d0ce15270601.shtml

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