Il presidente di Libera: «Chiaro gesto di intimidazione: nessuno può pensare di fermare questo impegno»
Don Ciotti (Ansa) |
DON CIOTTI - «Un atto grave, vile che colpisce un bene confiscato e restituito alla collettività e dove Libera stava procedendo su un percorso di recupero e valorizzazione del bene con l'aiuto delle associazioni locali. Nessuno può pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà del posto che insieme con fatica,passione e responsabilità stanno realizzando percorsi di democrazia e giustizia sociale» denuncia lo stesso Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. «E’ urgente - chiede l'associazione Libera - intervenire, e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per individuare in tempi brevi i responsabili per dare un segnale forte della presenza dello Stato in una provincia dove radicamento e contaminazione mafiosa sono un fenomeno assodato e preoccupante».
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