Secondo l'ultimo rapporto del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Aids, sono tante le persone che convivono con questa malattia, ma grazie agli effetti dei farmaci salvavita "coloro affetti da Hiv vivono più a lungo e i decessi legati ad esso sono in declino".
Secondo l'Unaids, infatti, le nuove infezioni da Hivsono scese del 21% dal 1997, così come i decessi per malattie sono diminuiti del 21% dal 2005. Il direttore esecutivo dell'Unaids afferma che nonostante la difficile crisi finanziaria, i paesi stanno ottenendo ottimi risultati nella lotta contro l'Aids. Su 14,2 milioni di persone malate nei paesi a basso e a medio reddito, circa 6,6 milioni sono ora in trattamento e 11 milioni dei paesi a povero e a medio reddito hanno accesso universale alle cure contro l'HIV, continua Michel Sidibé.
Anche se il rapporto mostra che il 2011 sia stato ricco di progressi scientifici nel campo, c'è da dire che comunque il virus continua a causare vittime registrando ogni anno circa 1.8 milioni di morti per malattie legate appunto all'Hiv. Il numero di nuove infezioni continua ad aumentare in Europa orientale e in Asia centrale; in Africa subsahariana il numero delle infezioni è sceso del 26% dallo scoppio dell'epidemia nel1997, mentre in altre regioni del mondo si mantiene stabile.
Papa Bendetto XVI ha lanciato un appello rivolto a tutte le istituzioni e i movimenti della Chiesa che operano nel campo della sanità chiedendo di collaborare, di trovare soluzioni, ma soprattutto di rendere accessibile a tutti i trattamenti e le medicine, considerando le situazioni di precarietà che viviamo quotidianamente.
Nel frattempo non mancano le campagne umanitarie per sensibilizzare le popolzioni alla prevenzione e alla cura della malattia. Le città italiane si preparano infatti alla Giornata Mondiale per la lotta contro l'Aids che si celebra ogni primo dicembre attraverso degli incontri organizzati dal Comitato Territoriale Anlaids che propongono strategie di lotta al virus.
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