sabato 26 novembre 2011

Trapani, protesta al Cantiere navale gli operai occupano una petroliera

Azione di protesta di venti dipendenti della società Cantiere navale di Trapani contro il licenziamento collettivo deciso dall'azienda. Il padre di uno degli occupanti ha avuto un infarto e l'operaio ha dovuto interrompere la protesta

TRAPANI -Venti operai della società Cantiere navale di Trapani sono saliti a bordo della petroliera ''Marettimo M'' ferma da tre anni nel bacino perché non ancora ultimata ed hanno avviato un'occupazione ad oltranza, ''finché l'amministrazione della società non offrirà un'alternativa al licenziamento collettivo che viene prospettato attualmente''. E' la posizione dei componenti del comitato spontaneo dei lavoratori in lotta, che dal 29 settembre scorso, in 36, mantengono un presidio permanente davanti la sede aziendale. L'ulteriore azione di protesta a bordo della nave è stata avviata dopo che l'amministrazione del gruppo Satin-Cnt ha respinto le alternative proposte dalla delegazione dei lavoratori, nel corso di un incontro tenuto ieri negli uffici dell'azienda. ''Abbiamo proposto l'applicazione di contratti di solidarietà o il prolungamento della cassa integrazione ordinaria che scadrà il mese prossimo, in alternativa alla mobilità di tutto il personale come invece deciso dall'amministratore - racconta Enrico Culcasi, che si trova a bordo della petroliera con altri 19 colleghi - ma la società ha respinto ogni altra soluzione possibile''. La procedura di mobilita', avviata quasi un mese fa, nei confronti dell'intero organico composto da 58 dipendenti, è stata oggetto di confronto anche in Prefettura. ''Fino a due giorni fa - sottolineano i lavoratori - il prefetto di Trapani, Marilisa Magno, ha ribadito la necessità di individuare alternative al licenziamento in blocco''.
Continua ...

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