Trovata la quadra nell'incontro notturno a palazzo Giustiniani: cinque fedelissimi di Monti, 12 al Popolo della libertà e 13 tra Pd e terzo polo. Non ci sarà spazio per ex parlamentari. Berlusconi insiste per le deleghe alla Giustizia e alle Telecomunicazionidi CARMELO LOPAPA
ROMA - Martedì il Consiglio dei ministri e la nomina dei sottosegretari. Mario Monti non vuole indugiare oltre in una trattativa che rischia di impantanare il governo.L'accordo è stato chiuso, in linea di massima, nel vertice di giovedì notte 1 a Palazzo Giustiniani. Dodici pedine in quota Pdl, 5 vicine al premier, 13 tra Pd e Terzo polo. Fuori tutti i politici, alla fine anche gli ex parlamentari: solo tecnici (di area). Sul tavolo resta il nodo Vittorio Grilli. L'incontro dei tre leader Alfano, Bersani e Casini con il presidente del Consiglio è stato smentito dalle tre segreterie. Non da Palazzo Chigi, d'altronde fonti ben qualificate dei tre partiti, nelle stesse ore, hanno confermato una notizia colorata di giallo. Col probabile ingresso dei big a Palazzo Giustiniani (dove ha ufficio Monti) attraverso il tunnel che lo collega al Senato.Continua ...
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