lunedì 19 dicembre 2011

Mills, Berlusconi in tribunale a Milano. Legale inglese si rifiuta di rispondere

(Adnkronos)
Milano, 19 dic. (Adnkronos) - "Su questo punto ho già testimoniato più volte e sono stato accusato di falsa testimonianza. Temo che questo possa succedere anche oggi". E' questo il timore di David Mills, il legale inglese interrogato oggi per videoconferenza da Londra nel processo a carico di Silvio Berlusconi.
In aula era presente anche il Cavaliere che risponde di corruzione in atti giudiziari.
Un timore manifestato quando il pm Fabio De Pasquale ha cominciato ad affrontare il 'centro' dell'accusa a carico dell'ex premier. L'avvocato inglese ha affermato di non volere rispondere, quando il pm gli ha chiesto conto del cosiddetto ''divendo Horizon'', ossia di quei ''10 miliardi di lire'' che sarebbero stati creati anche attraverso la costituzione delle società off-shore del gruppo Fininvest. Off Shore create, appunto, da Mills. Anche il giudice della Corte di Londra, dove Mills sta testimoniando per rogatoria, ha chiesto ai colleghi italiani se ''c'è la possibilità che Mills, qualora fornisca le stesse testimonianze rese nel '97-'98 (all'epoca dei processi All Iberian e Guardia di finanza, al centro della presunta tangente da 600.000 dollari contestata nel procedimento in corso contro l'ex premier, ndr) rischi di essere incriminato per spergiuro''.
Il collegio della decima sezione penale del Tribunale milanese ha stabilito, con un'ordinanza che ha preceduto l'interrogatorio, che Mills doveva essere interrogato come teste assistito, con obbligo di dire la verità e rispondere alle domande. Per i giudici, infatti, i processi milanesi a carico di Mills si sono ormai conclusi e "non vi è ragione che Mills si avvalga della facoltà di non rispondere".
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