Il presidente della Bce in Commissione. "Inflazione sopra al 2% per diversi mesi. Prese misure per assicurare liquidità alle banche, ma nessun dubbio su irreversibilità euro". E sulle pensioni: "Fare di più per evitare squilibri"
Liquidità e banche. Se il 2011 è stato un anno difficile per le banche, lo stesso avveel 2012: "Le banche stanno sperimentando un'elevata ristrettezza sui canali di finanziamento, è stato un anno difficile e vogliamo evitare una severa restrizione del credito che può indurre a un rallentamento ulteriore dell'economia arrivando alla recessione". Quello che "vogliamo evitare" con le misure sulle liquidità decise la scorsa settimana è una eventuale "grave restrizione" sull'erogazione di credito "che potrebbe peggiorare ulteriormente l'indebolimento della crescita economica", ha aggiunto il presidente. ''Stiamo facendo del nostro meglio - ha aggiunto - per evitare un 'credit crunch' (o restrizione del credito, ndr) che potrebbe generarsi dalla mancanza di liquidità. Non sappiamo quanti Bond sovrani compreranno le banche" in seguito alla 'facilty' di liquidità della Bce, ma "è importante che le banche prendano decisioni autonome sulla base delle loro strategie di investimento" e riattivino il circuito di credito a imprese e famiglie.
Sicuro della forza dell'euro. "Non ho dubbi di sorta sulla forza e sull'irreversibilità dell'euro - ha detto Draghi, secondo il quale sono elevati i costi delle "elucubrazioni" sulla fine dell'Euro: "penso che sia necessaria un'analisi dell'enorme costo che elucubrazioni di questo tipo comportano", ha detto riferendosi alla sua intervista al Financial Times, intitolata "Draghi mette in guardia sui pericoli di una rottura dell'Euro", il presidente Bce ha osservato che "il titolo non l'ho scelto io, ma il giornale". "Per ripristinare la fiducia dobbiamo avere fiducia nell'Eurozona, nei suoi partecipanti, e anche i cittadini devono avere fiducia nei loro governanti".
Dalla Bce nessun prestito di denaro. Ancora una volta il presidente della Bce respinge le ipotesi che l'istituzione monetaria possa mettersi a finanziare i debiti pubblici dei Paesi dell'area euro, acquistando massicciamente titoli di Stato. I trattati costitutivi dell'Unione europea dicono "molto chiaramente quale sia il nostro compito: garantire la stabilità dei prezzi e ci vieta di finanziare i debiti pubblici". Assumere "qualunque comportamento che violasse i trattati europei danneggerebbe la credibilità della nostra istituzione", ha affermato draghi durante una audizione al parlamento europeo. "Non penso che farebbe bene a mercati".
Continua ...
http://www.repubblica.it/economia/2011/12/19/news/draghi_prospettive-26880813/?ref=HREC1-5
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