WASHINGTON – Il famoso magazine statunitense Foreign Policy ha stilato una lista delle “12 bugie più mostruose” raccontate dalla Casabianca nell’anno 2011. Secondo Press TV, l’articolo scritto da David J. Rothkopf, inizia ricordando che ormai a Washington “mentire è un arte” e spiega che le 12 bugie messe in classifica dall’articolo sono davvero “molto grandi” e che sono state di fatto “determinanti”.
Ma ecco la classifica stilata dal Foreign Policy:
1. “La guerra in Iraq è finita dopo nove anni.”
Rothkpf fa notare che gli Usa erano impegnati in Iraq sin dal 1990 e che il recente ritiro sarà solo la fine di un’altra fase nella campagna di guerra Usa nella regione ma non certo la fine definitiva.
2. “La missione americana in Iraq è stata un successo.”
L’autore esprime stupore per questa affermazione considerando che l’Iraq oggi è diviso, poco democratico, corrotto e che l’aggressione Usa è costata mille miliardi di dollari, migliaia di vite Usa, centinaia di migliaia di vite iraqene e la reputazione degli Usa nella regione. “La missione americana in Iraq sembra più un fiasco in tutti i sensi”, scrive l’autore.
3. “Stiamo vincendo in Afghanistan.”
Rothkopf descrive questa bugia come una delle migliori del repertorio del Segretario alla Difesa Leon Panetta. Washington ha rafforzato gli estremisti nella regione e la minaccia dell’instabilità nel nucleare Pakistan oggi è molto maggiore rispetto a quando gli Usa iniziarono il loro intervento armato.
4. “Il Pakistan è alleato degli Usa” e “l’Afghanistan è un partner dell’America.”
Ne il Pakistan e nemmeno l’Afghanistan possono essere definiti alleati credibili per gli Usa, scrive Rothkopf. Ciò è dimostrato dalla nervosità del Pakistan nei confronti degli Usa e dalle dichiarazioni “negative” dell’Afghanistan sul conto degli Usa a livello mondiale.
5. “L’America non è minacciata dallo sviluppo della Cina.”
È più una preghiera del Segretario di Stato Usa Hillary Clinton, scrive Rothkopf. “Dovrebbe essere giusto, ma non lo è”, aggiunge.
6. “È tutta colpa dei Repubblicani” e “È tutta colpa dei Democratici.”
Rothkopf scrive che queste due frasi sono tra le più grosse bugie dei politici americani. Lui spiega che il problema della politica Usa non sono i partiti ma i soldi. “Il sistema è così corrotto che i recenti scandali hanno solo portato all’introduzione di fondi più ingenti nel sistema impedendo l’applicazione delle riforme precedenti”.
7. “Riduzione tasse dei milionari aiutano alla creazione di posti di lavoro.”
Non esiste nemmeno una singola e solitaria prova a favore di questa “idiozia”, nota Rothkopf.
8. “Il prossimo summit deiu leaders europei sarà decisivo…”
Rothkopf scrive che la Casabianca ha fatto questo stesso annuncio una volta ogni due settimane negli ultimi mesi, e che il mercato degli Usa continua la sua caduta libera.
Continua ...
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