Isola del Giglio, 19 gen. (Adnkronos/Ign) - Sono riprese questa mattina alle 6, dopo lo stop di ieri dovuto a un'oscillazione del relitto, le ricerche dei sommozzatori e dei soccorritori a bordo della Costa Concordiaarenata all'Isola del Giglio. I palombari del Gos della Marina Militare hanno fatto esplodere altre microcariche per aprire dei varchi a 18 metri di profondità sul ponte quattro, dove sono stati trovati gli ultimi 5 cadaveri. Si ipotizza che lì ci possano essere altri corpi, perché gli esperti ritengono che in quel punto confluiscano tutti i corridoi di evacuazione della nave. E mentre resta di 11 il bilancio dei morti accertati, sono state identificate altre due vittime: si tratta di due cittadini francesi Jeanne Gannard e di Pierre Gregoire.
Ancora 21 invece le persone che mancano all'appello e la loro ricercaandrà avanti ''senza soluzione di continuità'', ha annunciato una nota dell'Unità di crisi presso la protezione civile della Provincia di Grosseto, presieduta dal prefetto Giuseppe Linardi. Ma tra le tante incognite, una delle più rilevanti con cui si troveranno a breve a fare i conti i soccorritori è il meteo. Nel pomeriggio si dovrebbero rafforzare il vento e le correnti marine. Un problema serio per i sub che stanno ispezionando la nave: c'è timore per la stabilità del relitto, che in caso di mareggiata potrebbe scivolare sul gradino sottostante e precipitare a 70 metri di profondità, inabissandosi completamente. Uno scenario che comprometterebbe sia i soccorsi, che le operazioni di svuotamento del carburante dai serbatoi.
Proprio per quanto riguarda il recupero del carburante, il ministro per l'Ambiente, Corrado Clini, ha ricordato che "il programma per cominciare lo svuotamento dei serbatoi è pronto, ma è condizionato dalle operazioni per il recupero dei dispersi". "Il programma - spiega - prevede lo svuotamento progressivo dei serbatoi e si dovrebbe completare non prima di due settimane dalla data di inizio e naturalmente speriamo che le condizioni climatiche rimangano almeno tali da non compromettere la posizione attuale della nave; altrimenti, il piano dovrebbe essere rivisto a seconda del suo posizionamento". Clini assicura che "sono già attive tutte le misure per contenere eventuali perdite di carburante o di altri liquidi che possano rappresentare un pericolo per l'ambiente".
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