"Per testare i meccanismi cerebrali di orientamento selettivo dell'attenzione visuo-spaziale e misurare il tempo di reazione, i partecipanti dovevano mantenere la fissita' dello sguardo, prestare attenzione a stimoli presentati in punti diversi dello spazio visivo, previamente segnalati, e rispondere premendo un tasto", continua Zani. "Per indagare la memoria di lavoro, cioe' il 'magazzino' che ospita temporaneamente le informazioni appena apprese al fine di riutilizzarle, durante l'esecuzione di un compito di attenzione spaziale, i volontari dovevano contare a ritroso, partendo da grossi numeri e sottraendo tre cifre alla volta, ad esempio 17.898, 17.895, 17.892, e cosi via. Nel compito mirato alla pianificazione, invece, i partecipanti erano obbligati a fare una scelta motoria, premendo il piu' velocemente possibile un tasto con l'indice o con il medio, in base a stimoli diversi". Durante l'esecuzione dei compiti, l'attivita' bioelettrica cerebrale dei volontari veniva registrata utilizzando 128 sensori. "Questo ha consentito di monitorare il variare della funzionalita' cerebrale in funzione dei compiti e della stimolazione visiva", spiega Alice Mado Proverbio. "Nel compito d'attenzione visuo-spaziale non si e' registrata alcuna differenza tra i due gruppi nella velocita' di risposta agli stimoli. Nel doppio compito attentivo-mnemonico i fumatori, in media, sono stati 50 millisecondi piu' veloci, mostrando anche molte meno omissioni di risposta. Questo gruppo, pero', risultava di circa 100 millisecondi piu' lento nel compito di programmazione e decisione motoria". Si apre quindi un'interessante prospettiva per l'utilizzo terapeutico della nicotina non soltanto per le discinesie, ma anche per i problemi di memoria del Parkinson.
Questo e' il primo studio a mostrare effetti sulla memoria nell'uomo da parte di questa sostanza, che possono trovare utili applicazioni nel trattamento, non solo del Parkinson, ma anche dell'Alzheimer".
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