Il Presidente del Consiglio subisce fischi e insulti di esponenti della Lega Nord, di Rifondazione Comunista e de La Destra
Contestazione nei confronti del presidente del Consiglio Mario Monti a Reggio Emilia, in occasione della sua visita per le celebrazione del 215° anniversario del Tricolore.
I DISOBBEDIENTI - Dopo essere stato accolto da applausi nella piazza dove ha sede il Comune di Reggio Emilia in occasione della cerimonia dell’alzabandiera, il premier ha subito però una contestazione al suo arrivo al teatro municipale dove ad attenderlo, tenuti però a debita distanza, vi erano numerosi sostenitori della Lega affiancati, a qualche decina di metri, da giovani de La Destra, mentre di fronte alla piazza a contestare il capo del governo, vi erano alcuni militanti di Rifondazione Comunista. Tra la folla si fanno spazio anche due imprenditori “apolitici” col cappio, che chiamano in causa Equitalia.
MONTI? UN LUPO. L’ITALIA? UN POLLAIO! – Dal presidio del Prc si intona contro il premier “Bella ciao” e l’ex segretario del Pdci, Donato Vena, espone una boccetta con le “lacrime” del ministro Elsa Fornero, offrendola ad un euro al miglior offerente. Più duro il Carroccio che agli slogan di repertorio “secessione”, “elezioni”, e “Padania libera”, aggiunge anche qualche “vaffa” al presidente del Consiglio dei ministri. In prima fila davanti ai manifestanti della Lega i parlamentari di Reggio Angelo Alessandri, di Parma Giovanni Torri, di Piacenza Massimo Polledri, e di Rovigo Emanuela Munerato. ”Siamo in quattro parlamentari, il 4 abbiamo chiesto di poter incontrare Monti ma lui si è rifiutato”, denuncia Alessandri, in quale aggiunge: “Noi siamo l’unica opposizione del Paese contro una aggregazionie fatta da banche e finanza. Sono loro che hanno generato la crisi e li mettiamo a governare il Paese? E’ come mettere un lupo a guardare il pollaio e sperare di trovare i polli il giorno dopo”.
Continua ...
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