Al Palagiustizia di Torino saranno presenti anche i familiari delle vittime della Thyssen e delegazioni da tutto il mondo
ROMA - Un processo «unico nella storia». Il presidente della Corte d'Appello, Mario Barbuto, non è riuscito a frenare la penna quando, nella relazione depositata all'apertura dell'anno giudiziario, ha parlato del caso Eternit: quella che si chiuderà a Torino domani - ha scritto l'alto magistrato - sarà «a parere degli specialisti e della stampa anche estera» una causa destinata a fare epoca. Alla sbarra ci sono un miliardario svizzero e un nobile belga che secondo i pubblici ministeri meritano 20 anni di galera. E sotto accusa c'è l'amianto, un minerale che nell'ultimo secolo, persino quando si cominciò a sospettare che fosse cancerogeno, è stato impiegato a piene mani per proteggere le case dal calore e dal rumore, isolare caldaie, costruire i freni delle auto, intrecciare corde, potenziare vernici; un'industria che ha dato da vivere a decine di migliaia di persone in tutto il mondo, ma che alla fine ha provocato una strage perché le fibre si sono rivelate un killer che non perdona.
Associazioni e sindaci da tutta Italia. Dai familiari delle vittime della strage di Viareggio agli studenti universitari e ai no Tav: domattina ci saranno associazioni e onlus da tutta Italia. Un presidio organizzato fuori dal Palazzo di Giustizia. L'Afeva (associazione familiari vittime dell'amianto) attenderà la sentenza nelle maxiaule messe a disposizione all'interno del complesso: tra i componenti del sodalizio ce ne sono moltissimi che si sono costituiti parte civile. Ci vorrà un pullman solo per trasportare da Casale Monferrato (Alessandria) a Torino i sindaci, gli amministratori e i rappresentanti degli enti locali che intendono assistere alla lettura della sentenza. Sull'autobus, che partirà alle 6:45, dovrebbero salire il sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, e i primi cittadini dei comuni di Mirabello, conzano, Occimiano, Ozzano, Ponzano, Rosignano, Sala, San Salvatore, Terruggia e altri ancora. Solo da Casale sono previste, in tutto, 1.250 persone. Altre arriveranno da Reggio Emilia, Bagnoli (Napoli), Bologna, Roma, Padova, Novara e anche dall'estero, in particolare dalla Francia, dalla Svizzera e dal Belgio, dal Brasile, dalla Gran Bretagna, dall'Olanda e dagli Stati Uniti. La sentenza sarà letta nella maxi aula 1 del Palazzo di Giustizia ma l'audio verrà diffuso anche in altri locali tra cui la maxi aula 2, dove sarà attivato un servizio di traduzione simultanea in inglese e in francese. La Provincia di Torino metterà a disposizione una sala nel palazzo di corso Inghilterra, a un isolato dal Palagiustizia.
Associazioni e sindaci da tutta Italia. Dai familiari delle vittime della strage di Viareggio agli studenti universitari e ai no Tav: domattina ci saranno associazioni e onlus da tutta Italia. Un presidio organizzato fuori dal Palazzo di Giustizia. L'Afeva (associazione familiari vittime dell'amianto) attenderà la sentenza nelle maxiaule messe a disposizione all'interno del complesso: tra i componenti del sodalizio ce ne sono moltissimi che si sono costituiti parte civile. Ci vorrà un pullman solo per trasportare da Casale Monferrato (Alessandria) a Torino i sindaci, gli amministratori e i rappresentanti degli enti locali che intendono assistere alla lettura della sentenza. Sull'autobus, che partirà alle 6:45, dovrebbero salire il sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, e i primi cittadini dei comuni di Mirabello, conzano, Occimiano, Ozzano, Ponzano, Rosignano, Sala, San Salvatore, Terruggia e altri ancora. Solo da Casale sono previste, in tutto, 1.250 persone. Altre arriveranno da Reggio Emilia, Bagnoli (Napoli), Bologna, Roma, Padova, Novara e anche dall'estero, in particolare dalla Francia, dalla Svizzera e dal Belgio, dal Brasile, dalla Gran Bretagna, dall'Olanda e dagli Stati Uniti. La sentenza sarà letta nella maxi aula 1 del Palazzo di Giustizia ma l'audio verrà diffuso anche in altri locali tra cui la maxi aula 2, dove sarà attivato un servizio di traduzione simultanea in inglese e in francese. La Provincia di Torino metterà a disposizione una sala nel palazzo di corso Inghilterra, a un isolato dal Palagiustizia.
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