La rivolta dei distributori per il decreto liberalizzazioni
Auchan, Conad, Coop vanno in pressing sui parlamentari per modificare le nuove norme a tutela dei produttori: si punta all’emendamento. Lo scontro è sui tempi di pagamento e sull’introduzione di contratti scritti tra fornitori e venditori. Ne parla Barbara Ardu’ su Repubblica, che spiega anche la crescita dei prezzi dal produttore al consumatore:
Repubblica racconta del duello sulle nuove norme:
Continua ...Un duello sulle nuove norme inserite nel decreto sulle liberalizzazioni (articolo 62), che regolamenta i rapporti commerciali di tutta la filiera agricola. Che comincia sui campi, passa per le imprese di trasformazione (dove ci sono grandi marchi, ma anche piccoli artigiani, da chi fa salumi a chi sforna biscotti), fino ad arrivare sui banchi dei supermercati, la Gdo appunto. Un mondo un po’ oscuro, dove in alcuni passaggi vige una legge da far-west. Sull’acquisto dei prodotti agricoli, per esempio, non sono previsti contratti scritti. Ci si mette d’accordo con una stretta di mano, si fissa un prezzo e una quantità, ma se al momento della consegna il colosso della distribuzione, o il suo intermediario (ci sono anche i grossisti), decide che la quantità che vuole ritirare è inferiore, può comprarne meno. O comprare meno perché ha trovato un contadino che fa un prezzo più basso. Una corsa al ribasso dove a pagare e a essere in qualche modo “ricattate” sono quelle aziende che producono prodotti freschi o freschissimi.
http://www.giornalettismo.com/archives/199967/quanto-costa-davvero-quello-che-compri-al-supermarket/
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