No del partito alla proposta di rimborso di Lusi
Salta l’ipotesi-patteggiamento
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
Altro che patteggiamento e restituzione, le speranze del senatore Luigi Lusi di cavarsela a poco prezzo sono ormai ridotte al lumicino. La fideiussione con cui garantire 5 milioni alla Margherita appare molto lontana. La prima ipotesi è stata cassata dai magistrati in quanto la società che avrebbe garantito il pagamento non è apparsa all’altezza. Intanto, Lusi si è sospeso dal Pd, per consentire al partito «una più piena libertà di azione politica», e a se stesso una «difesa giudiziaria più libera». «L’indagine penale - afferma - sta seguendo il suo corso ma il massacro mediatico è senza precedenti e va oltre l’indagine giudiziaria. Gli italiani hanno bisogno di chiarezza e il Pd ha il dovere di contribuire a questa direzione».
L’avvocato difensore di Lusi, Luca Petrucci, ha incaricato ora un notaio di identificare un possibile istituto bancario che risponda ai requisiti della legge e che si accolli la responsabilità di anticipare il risarcimento. Ma Petrucci non si nasconde che sarà molto difficile trovarlo perché Lusi ha intestato le sue proprietà immobiliari a due srl, che a loro volta sono blindate in una fiduciaria canadese, la Luigia ldt. Beni che in Italia non si possono ipotecare. E poi non c’è banca che si vorrà esporre prendendo a garanzia due immobili dichiaratamente provento di un reato. «No, la fideiussione in questi termini non è affatto facile», ammette Petrucci.
E mentre le indagini si allargano all’intera gestione della cassa della Margherita negli ultimi tre anni, e in procura ieri hanno sentito il primo testimone di rilievo, l’ex ministro Arturo Parisi, ogni ipotesi di patteggiamento è saltata. Anche il legale di Rutelli, Titta Madia, è molto più pessimista di qualche giorno fa. «Non c'è alcun termine per un accordo. Se non arriverà una seria garanzia entro pochi giorni chiederemo al pubblico ministero di richiedere adeguati provvedimenti cautelari».
L’avvocato difensore di Lusi, Luca Petrucci, ha incaricato ora un notaio di identificare un possibile istituto bancario che risponda ai requisiti della legge e che si accolli la responsabilità di anticipare il risarcimento. Ma Petrucci non si nasconde che sarà molto difficile trovarlo perché Lusi ha intestato le sue proprietà immobiliari a due srl, che a loro volta sono blindate in una fiduciaria canadese, la Luigia ldt. Beni che in Italia non si possono ipotecare. E poi non c’è banca che si vorrà esporre prendendo a garanzia due immobili dichiaratamente provento di un reato. «No, la fideiussione in questi termini non è affatto facile», ammette Petrucci.
E mentre le indagini si allargano all’intera gestione della cassa della Margherita negli ultimi tre anni, e in procura ieri hanno sentito il primo testimone di rilievo, l’ex ministro Arturo Parisi, ogni ipotesi di patteggiamento è saltata. Anche il legale di Rutelli, Titta Madia, è molto più pessimista di qualche giorno fa. «Non c'è alcun termine per un accordo. Se non arriverà una seria garanzia entro pochi giorni chiederemo al pubblico ministero di richiedere adeguati provvedimenti cautelari».
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