Per la prima volta dalle elezioni del dicembre scorso, si riuniscono oggi all'Avana i 614 membri dell'Assemblea del Poder Popular, il Parlamento cubano: a loro spetta il compito di eleggere il presidente dell'Assemblea (quello uscente è Ricardo Alarcon), il vice e il segretario. Ma soprattutto dovranno designare i 31 componenti del Consiglio di Stato che, a loro volta, voteranno il "Presidente del Consiglio di Stato", ovvero il Presidente di Cuba.L'articolo del 'compagno Fidel'Fidel Castro ha annunciato martedì scorso la sua decisione di lasciare la Presidenza, dopo 49 anni al potere, non facendo mistero sul "suo stato di salute critico", e affermando di non essere più in grado di occupare un posto di responsabilità. Ma alla vigilia della seduta parlamentare, nell'ennesimo intervento sul quotidiano Granma, l'organo ufficiale del regime, il 'Lider maximo' ha respinto l'idea di un grande cambiamento dopo l'elezione del suo successore. Firmandosi 'compagno Fidel', Castro ha citato gli articoli di giornale apparsi nei giorni scorsi, in cui si suggeriva che il suo ritiro dalla Presidenza avrebbe favorito grandi cambiamenti, con l'aiuto dai esuli rifugiati negli Stati Uniti: "La realtà è molto diversa", ha avvertito.Delicato passaggio istituzionale Nonostante tutto sembri essere già deciso con il passaggio di consegne al fratello Raul, quindi, quello che inizia oggi è un passaggio istituzionale molto delicato. Fino a ieri, infatti, tutte le cariche istituzionali di Cuba erano accumulate nella persona di Fidel - che era nello stesso tempo Presidente, segreterio generale del Partito comunista, capo del governo e comandante in capo (comandante en jefe) delle Forze Armate - ed è altamente improbabile che Raul assuma contemporaneamente su di sè tutti questi incarichi. Il Consiglio di Stato dovrebbe quindi nominare come suo Presidente Raul e poi, su indicazione del Partito cui spetta la segnalazione del governo, designare Carlos Lage come nuovo Presidente del Consiglio dei ministri, ossia capo del governo. In seguito s'imporrà la convocazione del Congresso del Partito - l'ultimo risale a undici anni fa - per eleggere il nuovo segretario (che nell'organigramma cubano è anche più importante del presidente) e decidere la lista dei ministri, dalla quale si riusciranno a intuire i nuovi equilibri di potere.
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