giovedì 3 aprile 2008

Pane e camorra

Mille forni illegali senza igiene. Dove si brucia ogni genere di scarto nocivo per cuocere pagnotte. Vendute da banchi, negozi e market. Ecco l'ultimo affare dei boss napoletani Il pane di camorra costa meno e viene spacciato per genuino: "Ha il sapore paesano". Il pane di camorra costa meno perché viene prodotto fuori da qualunque regola: senza igiene, senza controllo su acqua e farina. E soprattutto usando per cuocerlo ogni genere di scarto: ci sono anche vecchi infissi verniciati e cortecce di nocciole trattate con antiparassitari, che spargono nuvole tossiche sulle pagnotte. In un caso, per fortuna isolato, sono state bruciate persino delle bare dissotterrate.Il pane di camorra è un grande affare: in sei mesi, da quando i prezzi ufficiali sono saliti alle stelle, sono stati scoperti e ispezionati oltre 400 forni a Napoli e provincia. Più della metà è stata sequestrata, in tutti gli altri sono fioccate multe per irregolarità multiple: 80 le persone denunciate. "Ci muoviamo per la tutela del consumatore e dei lavoratori, quasi sempre sfruttati e in nero", spiega a 'L'espresso' il colonnello Gaetano Maruccia, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli. Continua ... http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Pane-e-camorra/2012427&ref=hpsp

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