Gioia Tauro, 26 apr. - (Adnkronos) - E' stato attivato con un telecomando a distanza l'ordigno che stamattina ha fatto esplodere l'automobile dell'imprenditore Antonino Princi, ferendolo gravemente. Per il momento e' questa la pista piu' accreditata che gli inquirenti stanno seguendo, in un lavoro incessante a stretto contatto con la Dda di Reggio Calabria.
GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) - . Ha perso gambe e braccia l'imprenditore Nino Princi a causa dell'attentato fatto stamattina mentre si accingeva a salire sulla sua auto, sotto la quale era stata collocata una bomba. Princi, nell'esplosione, ha avuto dilaniati una mano ed una gamba. Dopo che è stato portato negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, i medici hanno dovuto amputare all'imprenditore le braccia e la gamba che gli era rimasta. L'intervento si è reso necessario perché la funzionalità degli arti era stata compromessa dalle gravi lesioni subite a causa dell'esplosione. L'imprenditore, per la quale la prognosi resta riservata, è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione.
L'attentato avrebbe una matrice mafiosa. Insieme alla Procura di Palmi, che sta svolgendo gli atti urgenti, sta indagando anche la Dda di Reggio Calabria. Un investigatore ha parlato di "un atto simbolicamente molto forte". L'ipotesi che viene seguita dagli investigatori è che l'attentato possa essere collegato ad una vendetta maturata negli ambienti della criminalità organizzata della Piana di Gioia Tauro.
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