L'AQUILA - Jose' Manuel Durao Barroso se ne riparte dopo aver promesso l'aiuto dell'Europa all'Abruzzo devastato dal terremoto e Silvio Berlusconi avrebbe di che essere contento. Invece, la sua dodicesima visita all'Aquila si trasforma all'improvviso in un difficile intreccio di pubblico e privato, amaro sfogo sulla ''scandalosa'' sentenza Mills e su Noemi Letizia, livido attacco ai giudici, stampa, opposizione.I riflettori della conferenza stampa, appena il presidente della Commissione Ue se ne va, si accendono di nuovo sul volto furente del presidente del Consiglio. Ci sono panni da lavare in famiglia. E lui affonda sul fatto del giorno: le motivazioni della condanna per corruzione in atti giudiziari dell'avvocato inglese David Mills, che lo chiamano in causa. ''E' una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realta' - tuona - come sono sicuro sara' accertato in appello per quanto riguarda il signor Mills. Ho annunciato stamattina la mia intenzione di fare un intervento in Parlamento sulla sentenza Mills e, appena avro' tempo, lo faro'. In quella sede diro' finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura'''. Il tiro del premier si sposta subito dopo sulla stampa. Berlusconi e' furibondo verso la cronista dell'Unita' Claudia Fusani che gli chiede se, dopo le motivazioni della sentenza Mills, non sia il caso di farsi processare e quindi di congelare il lodo Alfano. '
'Con questi giudici non si puo' fare - esplode - Il processo c'e' ed e' a Mills. Ci sara' un appello, ci sara' un altro giudice ed io sono sereno. Quando il processo riprendera' ci sara' una assoluzione assoluta''. Lo scontro si fa duro, la giornalista insiste: si faccia processare. Berlusconi alza moltissimo la voce: ''Su questa cosa mi infurio. Lo posso giurare sui miei figli. Non perdo tempo a risponderle. Me ne vado o senno' se ne va lei. Questa cosa mi fa infuriare, e' come se mi dicessero che non mi chiamo Silvio Berlusconi''.
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