Non è la città della paura, non lo è stata in tanti momenti bui. La Torino di ieri, di questa notte e, soprattutto, la Torino di questa mattina - il centro e i viali percorsi dagli antagonisti del G8 dei Rettori - è quella di un’attesa prudente nonostante voci d’allarme e rassicuranti verifiche. Di certo, mettendo insieme le stime di chi organizza il corteo e di chi dovrà controllarlo, si riuniranno da 4.500 a 6.000 giovani e non giovani di diversa matrice, formazione, idea della protesta. Scarti aggressivi dal percorso, bersagli improvvisati, tentativi d’assedio, di impatti con la forza pubblica sono un’eventualità quasi palpabile misurando gli arrivi di ieri sera e della notte: su una linea comune si muoveranno molte anime, più teste autonome con le loro ambizioni, la loro ricerca di visibilità, il loro concetto di contestazione.
Continua ...
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/5421/
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