Londra, 19 mag. (Adnkronos) - Le grida di aiuto di Elisabeth Fritzl, costretta a vivere 24 anni in cantina segregata dal padre che la stuprava regolarmente, erano "ben udibili" dagli inquilini dei piani superiori della palazzina di Amstetten. E' la tesi contenuta in un libro inchiesta sul caso del 'mostro', condannato all'ergastolo nel marzo scorso, "I crimini di Josef Fritzl: la scoperta della verità", scritto a quattro mani da Stefanie Marsh e Bojan Pancevski.
Ad affermarlo in una dichiarazione resa al processo contro il 74enne imputato, riporta il quotidiano britannico 'Telegraph', è stato l'ingegnere del suono Peter Kopecky che aveva testato l'acustica della cantina. "I risultati dei test di Kopecky -si legge in un passo del libro- hanno rivelato uno scenario tremendo: la gente che viveva ai piani superiori era in grado di sentirla, ma non ha mai pensato a qualcosa di anormale quando sentiva i rumori che arrivavano dalla cantina". A nessuno venne in mente di andare a fondo, rilevano poi gli autori, convinti che ciò sia in contraddizione con la frase del ministro della Giustizia austriaco prima del processo, secondo il quale "questo genere di casi non si possono prevedere".
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