La notizia è stata senz’altro una doccia fredda per gli attivisti che si battono per la tutela dei diritti civili e per i democratici più liberal. I repubblicani, invece, hanno nascosto a malapena la loro soddisfazione, e quasi un senso di vittoria. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha fatto tanto della trasparenza uno dei punti cardine del proprio governo, si è detto infatti contrario alla diffusione di fotografie che testimoniano l’utilizzo ai tempi di Bush di tecniche brutali di interrogatorio, ergo di tortura, sui sospetti di terrorismo detenuti in Iraq e in Afghanistan.
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200905articoli/43687girata.asp
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