«Lo conobbi in volo, aveva un dossier su di me. È una miniera di saggezza»
Elisa Alloro (dal suo sito web)REGGIO EMILIA - Nome in codice: papi. Non se la prenda Noemi: non è stata l’unica e non sarà l’ultima. La prima fu Renata, velina milanista, sangue brasiliano nelle vene e tanta adrenalina da spendere. Fu lei, nell'orgasmo calcistico di una Champions League ancora da vincere e con la promessa ai suoi fans televisivi di uno spogliarello stile Ferilli in caso di successo rossonero, ad appiccicare al premier Silvio Berlusconi quella parolina, «papi», che ora sta facendo il giro del mondo. «Renata è un tipo un po’ sui generis, ha una componente maschile molto accentuata. Ha chiamato il premier con questo appellativo con incolpevole naturalezza per rimarcarne la familiarità con il Milan, senza nemmeno averlo mai conosciuto prima». Trovata geniale, mediaticamente fulminante: da allora, quel vezzeggiativo si è diffuso con la velocità di una pandemia nella variopinta galassia umana che circonda il Cavaliere. «E ora molte ragazze si rivolgono a lui in quel modo. È una consuetudine, forse il frutto di un tacito accordo, una specie di nome in codice deciso, magari, per l’atavico timore di essere intercettate».
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http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_02/velina_elisa_b2bd02da-4f42-11de-9f09-00144f02aabc.shtml
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