Roma, 9 giu. (Adnkronos) - Lo annuncia il Guardasigilli Alfano, dopo la riunione di maggioranza a Montecitorio. Ghedini: il testo ''sostanzialmente resta quello della commissione''. Tenaglia (Pd): ''Inaccettabile, il Parlamento non conta più nulla''. Il Pd chiede ''il voto segreto''.
All'incontro erano presenti, oltre al Guardasigilli, i ministri dell'Interno Roberto Maroni, della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, i capigruppo di Pdl e Lega Fabrizio Cicchitto e Roberto Cota, il presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, e il deputato del Pdl e legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini. Al termine della riunione quest'ultimo spiega che il testo ''sostanzialmente resta quello della commissione''.
Mentre Alfano assicura che è ''tutto a posto, c'e' l'intesa nella maggioranza''. ''Alle 16 - annuncia il Guardasigilli - il governo porrà la fiducia sul ddl intercettazioni". Al termine del vertice di maggioranza, Vito è intervenuto in aula alla Camera per chiedere la sospensione della seduta.
Insorge l'opposizione. "L'intenzione di porre la fiducia sulle intercettazioni è inaccettabile - dice Lanfranco Tenaglia, responsabile Giustizia del Pd Il Parlamento viene espropriato completamente di ogni sua prerogativa. Non era mai successo in passato che su una normativa di carattere tecnico e che riguardava norme del codice di procedura penale si ponesse la fiducia".
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