martedì 30 giugno 2009

Iraq, gli americani se ne vanno feste in strada per la 'liberazione'

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Feste e concerti. Ma per l'Iraq, aldilà delle questioni di sicurezza, il ritiro degli americani significa anche il ritrovato orgoglio per il recupero della sovranità nazionale. Nemmeno una violenta tempesta di sabbia, che ieri ha causato la chiusura temporanea dell'aeroporto internazionale, ha interrotto i preparativi per le celebrazioni previste in corrispondenza del ritiro delle truppe Usa dall'Iraq. Il "giorno della sovranità nazionale" - così è stato battezzato il 30 giugno 2009 dalle autorità locali -, viene salutato a partire da questa sera con parate militari, un concerto musicale nel centrale parco al Zawraa, una processione sul Tigri di barche addobbate a festa, kermesse di luci colorate e giochi pirotecnici che illumineranno a giorno lo storico viale Abu Nuwass, sul lungo fiume, dove si affacciano i più noti ristoranti di pesce. Insomma, un momento per fare finalmente festa dopo gli anni bui vissuti sotto il regime di Saddam Hussein e un dopoguerra più lungo e sanguinoso della stessa "guerra preventiva" pensata allora da George W.Bush e per la quale ora si potrebbe aprire un capitolo nuovo.
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http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/iraq-129/ritiro-americani/ritiro-americani.html

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