ROMA (30 giugno) - In Italia i detenuti hanno raggiunto quota 63.460, ben 20 mila in più rispetto alla capienza regolamentare e oltre anche alla cosiddetta capienza tollerabile, l'indice che individua il limite massimo per la stessa amministrazione penitenziaria. È quanto emerge dal sesto rapporto sulle carceri, presentato oggi a Roma, e realizzato dall'associazione Antigone, che opera per la difesa dei diritti negli istituti di pena. Si tratta di una cifra record - sottolinea il rapporto - che non si era mai registrata dai tempi dall'amnistia di Togliatti del 1946. Solo tra il primo maggio e il 15 giugno di quest'anno i detenuti sono cresciuti di 1.340 unità. A partire dal primo gennaio 2009, l'aumento è stato di 5.500 detenuto. Il tasso di crescita è di poco inferiore alle 1.000 unità al mese. Se il trend dovesse continuare, a fine anno la popolazione carceraria raggiungerebbe quota 70 mila detenuti. E nel giugno del 2012 si arriverebbe a 100 mila unità.
Regioni in difficoltà. In più di un Regione italiana il numero dei detenuti nelle carceri è quasi del doppio della capienza tollerabile. Grave la situazione in Emilia Romagna, dove il tasso di sovraffollamento è del 193 per cento; in difficoltà anche gli istituti di pena della Lombardia, Sicilia, Veneto e Friuli, dove il tasso si aggira intorno al 160%.
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