Non se ne può più di queste storie delle veline del vecchio.
Mi pare che in questo momento l’Italia é divisa fra chi lo attacca sulla etica pubblica (l’ho fatto anch’io ma mo’ basta) e chi lo difende con sempre meno dignità.
Mettiamoci in testa che la bestialità del pagliaccio di Arcore non è solo né tanto nei suoi atteggiamenti e comportamenti da satrapo sopra la legge quando ha a che fare con il parlamento, con la giustizia, con i giornalisti o con altri poteri che sono in grado almeno fino ad ora di reagire e contrattaccare.
Mettiamoci in testa che le contraddizioni sono altre .
Ci sono milioni di persone che non si possono difendere e che nessuno rappresenta con forza.
Tantissimi co.co.co. e co.co.pro col contratto scaduto e non rinnovato con figli a carico e duecento euro l’anno di indennità; cassa integrati in deroga ed in scadenza con prospettive lugubri di far la fame, altro che vacanze.
Disoccupati che al sud neanche si iscrivono più al collocamento e spesso conoscono una sola agenzia lavorativa, la mafia.
Gente schiacciata dalla crisi e da Berlusconi che si è stancata di leggere storie di gossip e vorrebbe leggere la propria di storia.
Continua ...
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