lunedì 27 luglio 2009

De Magistris: ''Su Borsellino Mancino ha la memoria a corrente alternata''

Roma, 27 lug. (Adnkronos/Ign) - "E' preoccupante che proprio in questi giorni la politica si svegli e si occupi delle stragi di mafia del 1992-1993. Un'attenzione che nasce proprio nei giorni in cui si ha notizia che la magistratura sta individuando importanti spiragli di luce in direzione di quella verità che fa paura a pezzi deviati delle istituzioni". Lo afferma l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Luigi De Magistris. "La preoccupazione e l'inquietudine crescono se consideriamo la memoria a corrente alternata dimostrata dal vice presidente del Csm, Nicola Mancino, che non ricorda - sottolinea De Magistris - dell'incontro avuto con il giudice Paolo Borsellino pochi giorni prima della strage di via D'Amelio. Nonché, da ultimo, la memoria ritrovata, dopo 17 anni, da Luciano Violante, già presidente della Commissione Antimafia. Non è il momento degli equilibrismi ed opportunismi politici su fatti così tragicamente gravi. E' invece l'ora di lasciar lavorare in serenità e senza ostacoli e condizionamenti i seri magistrati delle Procure di Palermo e Caltanissetta". "Si tratta di Procure - conclude De Magistris - che non seguono diktat politici, che non sono porti delle nebbie e che sapranno individuare anche pezzi deviati delle istituzioni, i quali purtroppo ancora operano per inquinare importanti indagini giudiziarie". Le parole di De Magistris hanno scatenato un vespaio, con il Pd che fa quadrato attorno al vicepresidente del Csm. Primo tra tutti Dario Franceschini. "Faccio sempre più fatica a capire le scelte e l'atteggiamento degli esponenti più autorevoli dell'Italia dei Valori - rimarca il leader democratico - che ogni giorno, anziché concentrarsi nel contrasto alle politiche del governo, attaccano le più alte autorità dello Stato, dal presidente della Repubblica al vicepresidente del Csm. Le parole di De Magistris sul presidente Mancino, cui va tutta la nostra solidarietà, non sono nemmeno qualificabili". A fargli eco i capigruppo di Senato e Camera. "Sono incomprensibili - dice Anna Finocchiaro - ma comunque inaccettabili, il comportamento e le scelte politiche dell'Italia dei Valori, che continua a scagliarsi contro le istituzioni di questo Paese, in modo del tutto pretestuoso e strumentale, invece di fare una sana opposizione al governo Berlusconi''.
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