lunedì 27 luglio 2009

Stragi, spunta il memoriale di Riina

Come nelle migliori tradizioni della storia nera siciliana, sulla scena del "Grand Affaire Riina" irrompe la parolina magica: memoriale. Il capo di Cosa nostra ha "concesso" la propria legittimazione alla stesura di un dossier «sull’intera vicenda che è stata al centro delle recenti esternazioni di Totò Riina e quindi stragi e "trattativa con lo Stato"». L’iniziativa è stata annunciata dal legale di Riina, l’avv. Luca Cianferoni, a conclusione dell’interrogatorio portato avanti dai magistrati di Caltanisseta (Lari, Gozzo e Marino) nel carcere di Opera, a Milano. E’ stato proprio Cianferoni a proporre ai giudici una sorta di "punto" sulle cose già analizzate nel corso dell’interrogatorio, ma anche su argomenti ancora non trattati. E per offrire il massimo della concretezza, dice il legale, «magari lo faccio firmare al sig. Riina».La Procura di Caltanissetta - che indaga sulla strage Borsellino alla luce delle novità offerte dal pentito Gaspare Spatuzza e dal teste Massimo Ciancimino - non ha trovato da ridire sulla consegna di un documento scritto. Ciò non vuol dire, però, che i magistrati rinunceranno a sentire ancora il "padrino", dal quale sperano di ottenere argomenti più pregnanti di uno stereotipato, immobile dossier. Non sfugge ai giudici, infatti, quale potrebbe essere il tentativo del boss: e cioè offrire una testimonianza chiusa per sfuggire ad un contraddittorio che lo metterebbe in difficoltà. Le sue risposte, infatti, potrebbero apparire reticenti, nel caso Riina mantenesse la sua posizione completamente negazionista, ma potrebbero prestarsi a fraintendimenti se il mafioso concedesse qualcosa in più della genericità perseguita fino a questo momento.Luca Cianferoni, tuttavia, sembra sia già al lavoro e quanto prima il "memoriale" sarà consegnato ai giudici, dopo la rituale firma di Totò Riina. Sarà interessante osservare entro quali limiti il capo di Cosa nostra resterà nel disegnare il difficile momento (il 1992) in cui maturò la svolta stragista della mafia. Fino ad ora Riina si è soffermato a descrivere uno "strano movimento" politico-istituzionale che, tra le due stragi del ‘92 (Capaci e via D’Amelio), tendeva a trovare un accordo tra Stato e mafia con l’obiettivo di far cessare la violenta aggressione contro li Istituzioni.
Continua ...
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/18168/48/

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