giovedì 27 agosto 2009

In Italia un cittadino su sette a rischio povertà, il carovita mette in ginocchio il Centro-Nord

Roma, 27 ago.- (Adnkronos) - Un contribuente italiano su sette è a rischio povertà e le maggiori criticità si registrano nei piccoli capoluoghi sardi e al Centro-Nord. Rimini, Brescia, Cesena, Verbania e soprattutto alcune piccole città della Sardegna quali Villacidro, Sanluri e Tortolì sono i comuni capoluogo che presentano il maggior numero di soggetti con reddito inferiore alla soglia di povertà. A rilevarlo è una ricerca effettuata dal Centro Studi Sintesi di Venezia sul 'rischio povertà' a livello territoriale, realizzata su l'elaborazione di dati 2006 Istat e Mef-Dipartimento delle finanze. L'indice del rischio di povertà locale, sottolinea il Centro Studi Sintesi, esprime la percentuale di contribuenti che dichiarano un reddito inferiore ad una determinata soglia critica. Questa soglia è variabile da comune a comune, in quanto dipende sostanzialmente dai differenti livelli di spesa per consumi delle famiglie, dalla dimensione media familiare e dal numero medio di percettori di reddito per ciascun nucleo familiare. Considerando i 114 comuni capoluogo di provincia, la ricerca rileva che nel 2006 circa il 14,5% dei contribuenti (1,4 milioni di individui) dichiara un reddito inferiore alla soglia media di povertà locale pari a 10.388 euro annui, a fronte del quale il reddito medio è di 24.593 euro.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/?id=3.0.3701782490

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