L'ipotesi di reato è ricettazione. Il capogruppo Pdl alla Cameraannuncia querele e si dice fiducioso nell'operato dei giudici.
ROMA - Il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, è stato iscritto sul registro degli indagati per la cosiddetta sanitopoli abruzzese. Il reato ipotizzato è quello di ricettazione. Cicchitto, come anticipa L’Espresso, è stato tirato in ballo da Maria Maurizio, ex moglie di Sabatino Aracu, già coordinatore abruzzese di Forza Italia, indagato nella stessa inchiesta dai magistrati Trifuoggi, Di Florio e Bellelli. Aracu avrebbe versato a Cicchitto centinaia di migliaia di euro provenienti dall’imprenditore della sanità Vincenzo Angelini. In un memoriale Maria Maurizio sostiene che Cicchitto aveva assicurato al suo ex marito il mantenimento dell’incarico di coordinatore regionale del partito. Angelini a un certo punto avrebbe saltato ogni intermediazione, rivolgendosi direttamente a Roma, con un versamento ufficiale e regolare di 500mila euro a Forza Italia.
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