Il Ministero dell'Interno paga sei milioni di euro l'anno per il noleggio di braccialetti elettronici inutilizzati. E' la denucnia di Donato Capece, segretario SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), a Radio CNR. 'Lo Stato, il Ministero dell'Interno - dice -, paga sei milioni di euro l'anno, anche quest'anno, per il nolo dei braccialetti elettronici per i detenuti che non vengono utilizzati. Si sono dimostrati inefficaci, e oggi la loro tecnologia e' obsoleta. Sono tenuti in una stanza blindata al Viminale. Purtroppo il contratto firmato con la Telecom nel 2001 obbliga lo stato a pagare e non solo, c'e' anche una clausola che obbliga lo Stato a non poter usare altre apparecchiature fino al 2011. E intanto il Ministero paga 6 milioni di euro l'anno.'. Capece aggiunge: 'Sappiamo che a settembre il Consiglio dei Ministri discutera' del piano Ionta per le carceri. Ma sappiamo anche che le risorse richieste non ci sono. Il piano prevede la costruzione di 15 nuovi istituti e il reperimento di 7mila nuovi posti attraverso la costruzione di nuovi padiglioni nei penitenziari gia' esistenti. Ma i soldi non ci sono. Ci sono solo 200 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture. Tutto il resto delle risorse finanziarie sono da trovare. Bisogna avere il coraggio di trovare misure alternative e pensare a carceri piu' a misura d'uomo. In carcere devono stare i detenuti con reati socialmente pericolosi o gravi, per tutti gli altri bisogna pensare ad altre soluzioni. Altrimenti il sistema carcerario, che per fine anno potrebbe vedere oltre 70mila reclusi, e' destinato ad esplodere'.
http://www.aduc.it/dyn/ucquot/
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