ROMA- Nuovo duro attacco del settimanale inglese Economist al governo di Silvio Berlusconi, paragonato al ventennio fascista per le interferenze sulla stampa e sulla Rai in particolare. L'Economist scrive infatti che "dai tempi di Mussolini non si vedevano interferenze più plateali ed allarmanti di un governo italiano sui media". Il settimanale, riferendosi alla manifestazione indetta per sabato prossimo a Roma per la libertà di informazione, conclude che "i giornalisti e gli altri italiani hanno tutte le ragioni per protestare". Il settimanale cita alcuni fatti che "da quando Berlusconi è tornato al potere lo scorso anno" hanno cambiato i rapporti fra potere e informazione, in particolare quella televisiva: le dimissioni di Enrico Mentana dal Tg5, gli attacchi del governo contro programmi della Rai, la conseguente campagna lanciata dal Giornale e Libero contro il pagamento del canone Rai.
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