Roma, 2 ott. (Adnkronos) - Il cosiddetto lodo Alfano è la legge numero 124 del 23 luglio 2008, approvata il giorno prima dal Senato, dopo il via libera della Camera del 10 luglio.
Il provvedimento, composto da due articoli, prevede che "i processi penali" nei confronti dei presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio siano "sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione", ma non nei casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, vale a dire, rispettivamente, qualora il capo dello Stato venga messo in stato di accusa per alto tradimento o attentato alla Costituzione e, per quanto riguarda premier e ministri, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni.
La sospensione non impedisce al giudice, ove ne ricorrano i presupposti, di provvedere all'assunzione delle prove non rinviabili e viene sospeso il decorso dei termini di prescrizione in applicazione dell'articolo 159 del codice penale. La sospensione, che come detto opera per l'intera durata della carica o della funzione, non è reiterabile, salvo il caso di nuova nomina nel corso della stessa legislatura; e non si applica in caso di successiva investitura in altra delle cariche o delle funzioni previste dalla normativa.
Infine, ed è quanto avvenuto oggi con il presidente della Camera Gianfranco Fini, l'interessato "può rinunciare in ogni momento alla sospensione".
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