COSENZA - Il Governo ha respinto la petizione "Liberi dalle scorie" lanciata dal "Quotidiano della Calabria" per chiedere chiarezza sulla presenza di rifiuti radioattivi e di altre sostanze nocive sul territorio regionale, sottoscritta da quasi 28 mila persone. A darne notizia, in prima pagina è lo stesso giornale con un lungo articolo del suo direttore, Matteo Cosenza.
"A Palazzo Chigi - scrive Cosenza - non vogliono neanche acquisire tale documento indipendentemente dalla volontà, tutta da verificare, di dare corso alle richieste in esso contenute".
Nell'articolo si precisa che a comunicare la decisione dell'esecutivo è stata la segretaria del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio "sostenendo - prosegue l'articolo - che il Governo ritiene chiuso il caso dopo il ritrovamento del 'Catania' al largo di Cetraro. Inutile ricordare che quello del Cunsky (Catania?) era solo uno dei punti della petizione: il no è stato netto e imbarazzato". Nella petizione si chiedeva tra l'altro la verifica del contenuto della stiva del relitto di Cetraro, della presenza di altre navi perdere nel Mediterraneo, di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d'Aiello e Aiello Calabro.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/11/15/visualizza_new.html_1617586102.html
Nessun commento:
Posta un commento