Danneggiata vasca del numero 3. Esperti Usa: rottura seria. Il governo invita ad evacuare in un raggio di 30 chilometri.
ROMA - Continua a destare preoccupazioni la situazione in Giappone. L'Agenzia per la sicurezza nucleare potrebbe alzare la valutazione della crisi dell'impianto di Fukushima numero uno a livello sei (grave incidente), il penultimo della scala. Il livello sette è stato assegnato solo al disastro di Chernobyl. Intanto il governo ha invitato alla «evacuazione volontaria» tutti gli abitanti che risiedono in un raggio di 30 km dalla centrale nucleare, mentre truppe americane forniranno acqua dolce, invece di quella marina che rischia di corrodere l'impianto, per raffreddare i reattori.
L'Agenzia giapponese (Nisa) ha assegnato un rating provvisorio di 5 (incidente con più ampie conseguenz4) il 18 marzo, settimana dopo il sisma e lo tsunami che ha messo fuori uso l'impianto di raffreddamento della centrale e causato gravi danni ad alcuni dei suoi reattori. «Il rating attuale e provvisorio si basa sulle informazioni disponibili al momento della valutazione - ha spiegato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia - La situazione rimane fluida e per la valutazione finale è necessario attendere che la situazione si stabilizzi e che tutti i dati sulle radiazioni diventino disponibili».
La vasca del reattore n.3 della di Fukushima, che contiene le barre di combustibile, potrebbe essere danneggiata. Lo ha annunciato all'Afp la Tepco, il gestore dell'impianto: «È possibile che la vasca contenente le barre di combustibile nel reattore sia danneggiata».
Acqua altamente radioattiva è stata rilevata nei quattro reattori più problematici di Fukushima, pari a 10.000 volte i livelli normali. Lo riporta l'agenzia Kyodo, citando la Tepco, secondo cui ci sono vasche di 40-150 cm di profondità con acqua tossica. La Cnn ha riferito che secondo un dirigente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, il livello di radioattività nella vasca di contenimento del reattore 3 è 10mila volte più alto del normale. L'acqua della vasca indica «una qualche fuga» di radioattività dal nocciolo del reattore. Secondo esperti nucleari americani «è molto probabile» che si sia prodotta nel reattore una rottura «seria», e che vi sia una fuga radioattiva nell'acqua della cisterna.
Tepco oggi ha iniziato a riversare acqua dolce nei reattori n.1 e n.3, quelli che hanno mostrato segnali più critici nelle ultime ore, per migliorare l'efficienza del raffreddamento, anche se l'acqua radioattiva è stata trovata in entrambi e in quelli n.2 e n.4. Gli ultimi sforzi per portare sotto controllo i reattori puntano a prevenire che il sale cristallizzato dell'acqua marina possa corrodere le strutture di contenimento e formare una crosta sulle barre di combustibile, fungendo da isolante rispetto alla circolazione di acqua liscia. La conferma sulla pericolosità della situazione è giunta all'indomani della grave esposizione di tre operai ad acqua con materiale radioattivo pari a 10.000 volte il livello normale presso l'edificio della turbina collegata al reattore n.3, alimentato dal mox, combustibile misto uranio-plutonio.
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