Lasciamo perdere i deliri del fascista ministro della difesa che ha liquidato la questione in questo modo: non sarebbe difficile un’azione di forza per liberarli, ma è meglio non mettere a repentaglio la vita degli ostaggi.
Per adesso, almeno sino a dopo le elezioni, poi potremo sganciare i missili liberatori, quelli intelligenti.
Mi aspettavo che facesse qualcosa quel delinquente che abbiamo come primo ministro, il grande amico di Gheddafi, quello che ha fatto i festini insieme ed il bunga-bunga con le ragazze in divisa da soldato.
Lui, che si vanta di avere ottimi rapporti con tutti i leader del mondo, famoso nel globo per le sue telefonate umanitarie contro la prostituzione minorile al punto di donare milioni di euro per aiutare le prostitute e non prostituirsi, questa volta non telefona e nemmeno lo dice a Frattini.
Niente, nemmeno una parola, impegnato 24 ore su 24 con i brigatisti del palazzo di Giustizia di Milano non permette nemmeno al parlamento di parlarne, all’ordine del giorno da tre mesi c’è solo la giustizia.
La sua.
Lui ha il cuore in mano e la sensibilità giusta quando si tratta di intervenire per prostitute minorenni da spacciare per nipoti di Mubarak.
Hanno finito i viveri, uno di loro sta male ma nessun giornale ne parla, non dico la televisione dove sono tutti presi per la beatificazione del papa santo, solo Concita De Gregorio ne scrive oggi sull’Unità.
Ma io che amo i sogni e non ci rinuncerò mai, sogno ancora, che arrivi Ronaldo al Milan.
Anche se sono juventino, sapere che è felice rende felice anche me.
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