Berlusconi ha detto a Obama che parteciperà con i suoi aerei ai bombardamenti in Libia. Parla il ministro della Difesa: "Nulla di diverso rispetto a prima. Finora abbiamo protetto gli equipaggi alleati, ora colpiremo anche noi"
di FRANCESCO BEIROMA - "Ora dovranno cambiare i nostri assetti, manderemo sempre dei Tornado ma di altro tipo, adatti a colpire bersagli al suolo con dei missili di precisione. Ma non attaccheremo mai, ripeto mai, obiettivi militari dentro le città". Ignazio La Russa spiega il cambiamento della missione italiana sulla Libia 1, annunciato ieri sera dopo una telefonata tra Berlusconi e Obama.
Ministro, perché questa svolta?
"Parlare di svolta è improprio. Finora anche i nostri aerei hanno partecipato alle missioni di attacco, "eticamente" non c'è nulla di diverso. Solo che prima scortavamo e proteggevamo gli equipaggi alleati che andavano a colpire i nemici, facendo saltare i sistemi radar libici. Adesso colpiremo anche noi".
Colpiremo cosa?
"Abbiamo posto una condizione molto chiara. Non parteciperemo ad azioni contro bersagli situati all'interno di zone abitate. Non ci saranno missili italiani sulle città, ma solo su precisi e individuati obiettivi militari, per evitare al massimo il rischio di colpire i civili per sbaglio.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento