Roma, 7 apr. (Adnkronos) - Sulla gestione degli immigrati, "il governo francese sta mantenendo un atteggiamento di ostilità". Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intervenendo al Senato sull'emergenza immigrazione che riaccende lo scontro tra Italia e Francia.
Durante la sua informativa alla Camera, il titolare del Viminale fa sapere che "permessi di soggiorno temporanei saranno concessi agli immigrati che hanno rappresentato l'intenzione di andare in un altro paese della Ue". E a stretto giro, come anticipato, arriva la firma del decreto da parte del premier Silvio Berlusconi durante il Cdm che ha inoltre nominato il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, commissario straordinario per l'emergenza immigrati.
Dal canto suo però la Francia è decisa a respingere gli immigrati clandestini provenienti dall'Italia. Il ministro degli Interni di Parigi, Claude Gueant, in un'intervista pubblicata sul sito del Figaro, afferma che il Trattato tra Italia e Francia consente a Parigi di "rimettere alle autorità italiane le persone che vengono da noi e sono passate attraverso l'Italia". Inoltre, secondo Gueant l'autorizzazione di soggiorno temporaneo non basterebbe ad assicurare la circolazione nello spazio Schengen ai migranti e quindi la Francia avrebbe il diritto di respingerli. Insomma è vero che ''la regola nello spazio di Schengen è la libera circolazione", una regola però che "non deve essere adattata a situazioni di emergenza come questa".
Il ministero dell'Interno francese, in una circolare inviata a tutte le prefetture e alle autorità di polizia, "ricorda le regole che disciplinano la libera circolazione nello spazio Schengen di persone provenienti da Paesi terzi muniti di un documento di soggiorno provvisorio rilasciato da un Paese Schengen". Si tratta di cinque condizioni che appaiono proprio come una risposta immediata ai provvedimenti annunciati dal governo italiano. Nella circolare si legge che queste persone "possono effettuare in Francia soggiorni che non superino i tre mesi". Inoltre, devono essere munite di documenti di viaggio e di soggiorno validi e "riconosciuti dalla Francia", devono poter dimostrare di avere mezzi di sostentamento sufficienti, stabiliti in "31 euro al giorno per persona" nel caso in cui dispongano di un alloggio, "62 euro al giorno a persona", nel caso contrario. Chi entra in Francia, inoltre, "non deve rappresentare una minaccia per l'ordine pubblico" e "non essere entrato in Francia da più di tre mesi".
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