Il giornalista chiede 150mila euro per essere stato insultato e per aver dovuto cambiare utenza.
MILANO - «Vodafone messaggio gratuito: il telefono della persona chiamata potrebbe essere spento o non raggiungibile». Ecco cosa risponde la vocina pre-registrata se si compone il numero di cellulare di Michele Santoro. Già perché il conduttore di Annozero ha cambiato numero di telefono e subito dopo hacitato in giudizio il quotidiano Libero che lo aveva pubblicato per rispondere «provocatoriamente» allo stesso trattamento usato per Silvio Berlusconi. Una sorta di par condicio quella del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro alla messa in onda di servizio diAnnozero, dedicato al Rubygate, nel quale s'intravedevano nell'inquadartura degli atti dell'inchiesta i numeri del telefonino del presidente del Consiglio. La notizia viene diffusa dallo stesso quotidiano milanese che lamenta il fatto che Santoro chieda ben 150mila euro a titolo di risarcimento. «Nella citazione in cui per lesa maestà ci chiede l’equivalente di sei anni di stipendio lordo di un operaio, si lamenta con noi per avergli procurato "48 ore di comprensibile turbamento dello stato d’animo in quanto il suo telefono squillava ininterrottamente per ricoprirlo di ingiurie e minacce" scriveLibero. «Il costoso collega - aggiunge il quotidiano in un corsivo - ci mette in conto anche lo sforzo fatto per "richiedere alla Rai l’attribuzione di una nuova utenza" e ci addebita "i due giorni spesi per rendersi nuovamente reperibile alle persone con cui voleva rimanere in rapporto e per individuare il numero di persone che avevano lecitamente il precedente numero e informarle dell’accaduto".
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