Emergono i rapporti tra il direttore dell'Avanti e i finanzieri: informazioni in cambio di raccomandazioni. Il ruolo dell'uomo di Santa Lucia, che si attivò anche sulla casa di Montecarlodi MARIA ELENA VINCENZI
ROMA - Valter Lavitola. Un nome che torna spesso, quello del direttore ed editore dell'"Avanti". Un personaggio oscuro. Coinvolto in molti dei casi giudiziari e scandali degli ultimi tempi. Napoletano e alla guida del quotidiano che fu del Partito Socialista dal 2002, Lavitola è uno che con il potere va a nozze. Fu lui ad essere chiamato in causa, l'estate scorsa, come il mandante del dossieraggio ai danni del presidente della Camera Gianfranco Fini per la casa di An a Montecarlo, ora in uso al cognato dell'ex leader di An. Sempre lui, pochi mesi prima, ad organizzare una festa con alcune lap dancers a pagamento in un lussuoso hotel di San Paolo per Silvio Berlusconi. Lui, Lavitola, lo stesso che viene chiamato in causa dagli indagati della P4 per una storia di raccomandazioni in cambio di notizie da rivendere forse più che da pubblicare.Un uomo potente, a quanto si legge dall'ordinanza firmata dal gip del tribunale di Napoli. Uno che conta parecchio. Lui, Lavitola, promette querele. Eppure il suo nome viene fatto da molti. Innanzitutto da Luigi Bisignani che, davanti a John Henry Woodcock, il 9 marzo scorso racconta: "Papa mi ha sempre detto che il suo amico maresciallo (Enrico Giuseppe Francesco La Monica, uno degli indagati, ndr) era persona introdotta negli ambienti giudiziari in grado di assumere notizie riservate riguardanti procedimenti penali.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/06/19/news/e_dai_verbali_spunta_lavitola_notizie_riservate_sui_processi-17906769/
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