sabato 23 luglio 2011

La verità sull’11 settembre: la vera chiave di volta c’è, ma nessuno ne parla


Era il 7 Maggio del 2004 quando giunse la notizia, non sorprendendo nessuno perché rapimenti e decapitazioni erano all'ordine del giorno, che un ragazzo americano di 26 anni era stato brutalmente decapitato in Irak da Abu-Mus'ab al- Zarqawi. 
Quest'ultimo come tutti saprete era considerato l'uomo di Bin Laden e di Al Qaida in Iraq; e qualche anno dopo, l'ipotetico omicida del ragazzo, morì in seguito ad un bombardamento americano. 
 
Cosa c'è di strano vi chiederete e cosa diavolo c'entra con l'infinito mistero dell'11 settembre
 
Il ragazzo americano si chiamava Nicholas Evan Berg ed era un giovane imprenditore esperto di telecomunicazioni, tanto è vero pare che si trovasse nella pericolosa Iraq proprio per motivi lavorativi. 
 
Ma facciamo ora un passo indietro. 
 
Qui non si discute sulle innumerevoli ipotesi dell'11 settembre, se sia vero, pilotato oppure no; qui espongo semplicemente un fatto che non è mai stato chiarito e nemmeno i siti dediti agli più sfrenati complottismi ne hanno dedicato una pagina.
 
Come tutti sappiamo, ci sarebbe stato un quinto aereo che avrebbe dovuto colpire la Casa Bianca, ma ilpilota dirottatore non riuscì nell'intento. Il pilota mancato sarebbe stato un certo Zacharias Moussawi e lo avrebbe confessato lui stesso nel tribunale di Virginia.
 
Ebbene lui confessò anche un'altra cosa interessante: aveva mandato, per realizzare il progetto Kamikaze, migliaia di mail utilizzando la password di un'altra persona.
Continua ...

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