sabato 23 luglio 2011

Melania, Parolisi sapeva di essere intercettato e “recita” per gli inquirenti

ROMA - «Melania, tu non lo meritavi», dice Salvatore Parolisi in un'intercettazione ambientale che per gli investigatori suona come uno spot rivolto agli inquirenti, perchè il caporalmaggiore dell'esercito sa già di essere intercettato. È il 9 maggio (Melania è stata uccisa il 18 aprile, il cadavere scoperto due giorni due giorni dopo). Sono le 12:10. Parolisi è a bordo della sua auto con la bambina. 

Si sente la voce di Salvatore che, da solo, dice: «Perchè tutti mi devono assillare... perchè... che cosa ho fatto di male (per 3 volte) per meritare tutto questo... tutta questa vergogna... perchè sono un deficiente, un bastardo di merda (per 2 volte), ma se lo prendo chi è stato... se lo prendo questo figlio di puttana... se lo prendo... con le mie mani a quel bastardo... anzi quei bastardi di merda... se li prendo a tutti questi bastardi... mi stanno facendo diventare una schifezza di persona... ma io sono una schifezza di persona... perchè io devo allontanarmi da tutto questo... Melania tu non lo meritavi (per 2 volte)... ma non ti preoccupare... fosse l'ultima cosa che faccio nella mia vita... se prendo questi bastardi che ti hanno fatto queste cose... se è vero il dio lo passo veramente un guaio.. fosse l'ultima cosa che faccio... l'ultima amore mio... questi porci di merda... tu (riferito a Melania) avevi un uomo vicino... schifoso... lo sai quanto ti amavo... lo sai... non ti ho fatto mai mancare nulla... mai amore mio... perchè ti ho fatto andare da sola... perchè sei andata solo tu... non dovevi andarci lì (per 2 volte) lì nel bagno... non dovevi andare (per 3 volte)». Il riferimento è alla scomparsa di Melania, quando sul Colle San Marco lei gli avrebbe detto che andava appunto a cercare un bagno. 

Lo spota di Parolisi così prosegue: «Non me lo perdonerò mai amore mio... ti ho fatto andare da sola... e guarda cosa ti hanno fatto... mi uccidevano a me questi porci di merda... perchè se la sono presi con te (per 2 volte)... perchè... perchè...». 

Continua ...
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